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  • Immagine del redattorePier

A noi ce ne Frank moltissimo


Ieri sera è iniziato il nuovo ciclo di secondo livello.

Abbiamo ripreso la discussione sulla composizione avviato in uno degli incontri del primo livello (appena concluso), cercando approfondire ulteriormente e soprattutto provando a mettere in discussione le Sacre et Inviolabili Regole Compositive. Ovvero: le regole esistono (quanto meno perché in molti le usano); teniamole in considerazione, soprattutto per imparare ad affrontare il problema di cosa e come disporre nel nostro amato rettangolino forme, linee, presenze e assenze.

Ma cerchiamo di non diventarne schiavi.

Ovviamente per violare le regole ci vuole personalità, stile, classe. Cosa che alcuni grandi della fotografia posseggono senza dubbio.

Ma noi li amiamo smisuratamente comunque, per cui a loro sarebbe tutto concesso, pure storcere la linea dell'orizzonte, tagliare teste e piedi, impallare volumi con volumi.

Come Henry Cartier Bresson a Leningrado e Parigi, William Klein a Harlem, Martin Parr quasi ovunque, Elliott Erwitt in Irlanda, Robert Capa in Spagna, Steve McCurry...

... no, ecco, McCurry no, lui non storce nulla.


Abbiamo quindi colto al volo l'occasione per illustrare velocemente Gli Americani di Robert Frank. Data l'importanza dell'opera e dato che consigliamo caldamente di dedicarci un po' più di tempo di quanto abbiamo fatto noi,

ecco qui un prezioso link dove potete vedere la successione dei famosi 83 scatti secondo la sequenza che l'autore decise al momento della prima pubblicazione.

E per chi volesse, si trovano diverse edizioni del volume ad una cifra veramente ragionevole; segnaliamo l'edizione italiana edita da CONTRASTO, ve la portate a casa con poco più di 30 eurini.


PS: l’edizione di Contrasto indicata è ovviamente una ristampa, con tutto ciò che ne consegue. La prima edizione, quella francese del 1958, è acquistabile su ebay per una modica cifra che varia dai 1000 ai 2300 € circa. La prima edizione statunitense sta da quelle parti, se non peggio

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